In viaggio sul Milano-Palermo delle 19,40 tra sporcizia e ritardi
Mongibello,il treno della vergogna
Carrozze fatiscenti senza pulizia a bordo e senza aria condizionata per chi non può permettersi di tornare a casa in auto o in aereo
«Io qui la testa non ce la metto!» La signora passa un fazzolettino imbevuto sui sedili del

SPORCIZIA - «Ci trattano come animali in una carro bestiame», confida un uomo sceso sul binario perché a bordo non si respira. L'aria condizionata non funziona, il treno è rimasto sotto il sole tutto il pomeriggio. Una donna protesta. Solo quando si parte, e cioè dopo un'inspiegabile ora di ritardo, si riesce un po' a respirare. I finestrini sono talmente lerci che sembra di guardare attraverso una lente deformante. Un bigliettaio ci confida che il «materiale rotabile», cioè le carrozze, che viene utilizzato per comporre i treni diretti al Sud, è quello più vecchio e con meno manutenzione. C'è da chiedersi il perché. Al mattino, dopo una notte trascorsa in dormiveglia, i corridoi sono una pattumiera, i bagni impraticabili, i vestiboli zeppi di mozziconi di sigarette. Ne contiamo a centinaia. Il controllore ci spiega: da quando è in vigore la legge Sirchia, che vieta il fumo a bordo, lui ha elevato solo una multa e la più bassa possibile (appena 5 euro) perché ha paura della reazione. Quindi da una parte Trenitalia utilizza le carrozze meno pregiate (per usare un eufemismo) e i passeggeri, trovandole indecenti, le sporcano ancora di più. A Villa San Giovanni scendiamo. Abbiamo visto abbastanza. Ora possiamo mostrarlo anche a voi attraverso il video che abbiamo girato. Con un solo rammarico: le moderne tecnologie non possono trasmettere anche gli odori.
Nino Luca - Agr
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